Matteo Burgsthaler, centrale classe 1981 originario di Trento, sta disputando la sua quinta stagione con Trentino Volley

Foto Trabalza

Trento, 5 febbraio 2015

 

La medaglia di bronzo al Valore Atletico del CONI consegnatagli dal Presidente Malagò lunedì sera ma soprattutto la laurea in Economia conseguita il giorno dopo presso l’Università di Trento lo hanno fatto giustamente salire alla ribalta regionale e nazionale nelle ultime ore. Matteo Burgsthaler ha deciso di festeggiare la sua settimana indimenticabile stamattina in diretta su Radio Dolomiti presenziando alla dodicesima  puntata stagionale di “Fuori Campo – il Volley parlato” e quindi condividendo con gli ascoltatori le sensazioni e le emozioni provate prima, dopo e durante due momenti così significativa per la sua vita.
Sono stati giorni impegnativi ma assolutamente emozionanti ed indimenticabili – ha spiegato il centrale della Trentino Volley a precisa domanda del conduttore Gabriele Biancardi - . Un pallavolista di fatto non può vivere di rendita sulla sua carriera sportiva, quindi ho sempre visto lo studio e la laurea come un passaggio necessario perché rappresenta quello che era il diploma di scuola superiore di venti anni fa. Per raggiungere questo obiettivo ho studiato soprattutto durante l’estate, non avendo impegni sportivi particolari con cui fare i conti ma quando le sessioni lo permettevano ho cercato di dare qualche esame anche nel corso della stagione. Ho iniziato a studiare economia grazie ad un compagno di squadra che già la frequentava; mi ricordo che per curiosità lessi un libro che doveva studiare lui e mi sono appassionato alla materia. Dovendo discutere la tesi il giorno dopo la cerimonia della consegna delle medaglia al Valore Atletico, ammetto di aver vissuto in maniera un po’ distaccata quel momento: pensavo ovviamente alla laurea ma ricevere una onorificenza dal Presidente del CONI è stato comunque davvero emozionante".
Concluso il percorso di studi ora potrò concentrarmi solo sulla pallavolo – ha scherzato Burgsthaler - . Quello che stiamo vivendo è una sorta di anno zero per la nostra squadra; abbiamo tutti qualcosa da dimostrare, chi per una ragione e chi per un’altra ma è anche bello che sia così. Domenica giocheremo a Milano al Forum di Assago, impianto dove nel corso del 2012 abbiamo disputato il V-DAY e la finale di Coppa Italia; se devo pensare ad un ricordo legato a quella struttura però mi viene in mente subito il match scudetto con Macerata e qualche occasione non sfruttata per chiudere a nostro favore il match anche nel tie break. Guardandomi indietro però non cambierei la vittoria dello scudetto nel 2013 al PalaTrento con quella del V-DAY nel 2012. Il miglior muratore che io conosca? Dico Tencati: per come capisce il gioco avversario è sicuramente il numero 1”.

 

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